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Archive for giugno 2019

Anche se potrebbe non sembrare, questi son tempi di guerra.
Gio Evan vs gli haters, Salvini contro tutti, ne(g)ri soprattutto, fotti quel che fotti. Tempi di guerra vera, di menzogne e di cazzate, molto poco edificanti ma tanto ben edificate da restarci sotto seppelliti.
A perdere in tali con(trad)dizioni (a)socializzate – che minano alla base consapevolmente tradizioni che davamo per consolidate – non è soltanto la sinistra, qualunque cosa significhi il termine e comunque venga interpretato il concetto, ma financo la poesia: sia essa l’espressione in musica di uno storico cantautore anarchico, stuprata nel ricordo da aguzzino di un ex-comunista padano nonché leonkavallino, oggi tramutato in leaderino neofascista; o quella in rime di un elettore PaP, prelevata a forza per (definir l’) amore dall’amante in fuga del Potere suddetto.
La domanda, di fronte a tutto ciò, sorge spontanea: resistere e vincere per strada, in Parlamento o a letto? Colpisce il livello di tutto, “l’asticella del discorso” che – tanto quanto “l’asticella di ciò che siamo disposti a ritenere inaccettabile” – tende a calare in tutto il paese assieme ai pantaloni di questi figuri d’ignobiltà palese, penosamente simili nelle loro grandezze vilipese.
Tant’è, sarà mai nudo il re? Nell’attesa, piccola mia, spogliati te.

 

Alzandomi dal letto

Sono vestito di te:
per questo
riesco a camminare nudo
sino alla finestra
ed espormi ad un nuovo godere
senza ansie nè pause, timori nè attese
soltanto affacciandomi al sole

Quando poi ti avvicini
un po’ angelo e un po’ fantasma
non devo chiederti di cingermi la vita
sai tu
dove posare le mani
dove mordere
dove cercare il cuore

Da quelle mani io
ricevo la tua annunciazione,
per quelle mani so chi sei

Elisa e la guerra

15 aprile 2011

“premi il bottone / click click ti amo click click / emozione virtuale” (da Green Terror, di Gary Brackett)

“Venceremos, venceremos / mil cadenas habra que romper” (da Venceremos, di S. Ortega – C. Iturra, 1970)

Entro in quel letto e ne esco disfatto
Tifando rivolta spingo fino ad affondare
fra le tue braccia, nella calca ansimante
faccia a faccia tra cuscini di fumo e di sabbia
Già sapendo che l’indomani mattina
venceremos

Bombs away

29 aprile 2011

Bombardiamo.
Loro bombardano, io amo.

6 maggio 2011

Nota di merito agli anarchici
che ci costrinsero la strada

Proseguendola, sarei con te
ovunque conflitto sia, dovunque vada

(immagine tratta da Tusciaweb)

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